Insolito Salotto

Insolito Salotto
Un luogo, un tempo, non da soli

Questo dispositivo si offre come possibile trattamento alla condizione di isolamento che la nostra società sempre più produce. L’isolamento colpisce infatti sempre più coloro che escono, o non riescono a entrare, nel circuito produttivo (anziani, disoccupati, giovani in cerca di occupazione, ecc.), ma anche coloro che, per contingenze particolari nella propria esistenza, si trovano improvvisamente in una condizione che modifica la propria quotidianità (per esempio malattie, separazioni, lutti, ecc.). I legami sociali “spontanei”, come quelli rappresentati dal vicinato, o da luoghi di aggregazione informale, sono oggi sempre più rarefatti, se non assenti. Gli scambi tendono a passare più attraverso gli oggetti che attraverso la parola. Sono sempre più rare le situazioni in cui ci si incontra senza una finalità precisa, ma solo per conversare, o stare insieme, senza un obiettivo predeterminato.
La condizione di profonda solitudine in cui qualcuno può trovarsi, per le più diverse ragioni, stenta così a trovare dei luoghi in cui poter incontrare del sollievo: spesso infatti, accogliere il disagio che qualcuno prova in tali condizioni produce angoscia o senso di impotenza; per questo può capitare che, anche senza volerlo, la persona in difficoltà sia di fatto respinta, senza che ce ne si accorga, anche laddove esiste una rete sociale. In altri casi può essere il soggetto stesso a sottrarsi al legame, laddove teme di diventare un peso o una preoccupazione per le persone che gli stanno accanto.
In queste situazioni, che coniugano la solitudine esistenziale propria a ogni essere umano con situazioni di particolare fragilità, permanente o contingente, può accadere che le persone siano invitate a rivolgersi a “specialisti”, quali psichiatri o psicologi. In molti di questi casi, però, il soggetto non intende avviare un lavoro soggettivo sulla propria condizione, pur magari desiderando incontrare qualcuno che possa ascoltare senza giudizio e senza domandare qualcosa di specifico; in altri, pur magari potendo ricevere un supporto in tal senso, può comunque essere importante avere un luogo di riferimento in cui trascorrere del tempo con altri in cui la parola possa tessere un legame che si è rarefatto o resta impossibile in altri contesti.
L’Insolito Salotto si configura pertanto come un luogo aperto a chi voglia accedervi, con l’obiettivo di offrire un luogo di incontro in cui ciascuno possa essere accolto a partire dalle proprie caratteristiche, dal proprio modo di presentarsi e di stare con altri, e possa sostare, conversare, fare una pausa, trovare un riparo o un punto di riferimento nella città, non da solo. In discontinuità con la quotidianità, che a volte, per alcuni, può presentarsi come difficilmente abitabile perché persecutoria, disordinata, senza legami, L’Insolito Salotto offre l’opportunità di funzionare come punto di aggancio e di appoggio.
Accogliendo nella contingenza ciò che si presenta volta per volta con ciascun soggetto, all’Insolito Salotto si può fare esperienza, in atto, della possibilità di includersi nel rapporto con altri senza che sia richiesto o domandato nulla di particolare.
Chi arriva viene accolto da due soci dell’Associazione Aletosfera che hanno una formazione psicoanalitica e offrono una presenza discreta e accorta. Essi hanno la funzione di condurre i momenti di apertura in modo da favorire che ciascuno trovi il proprio posto ed eventualmente anche le occasioni di incontro, permettendo che la parola circoli fra i presenti e raccogliendo le invenzioni singolari di ciascuno. La presenza dei due soci ha la finalità di trattare le difficoltà del legame per come si presentano nella contingenza dell’incontro.
All’Insolito Salotto si può accedere senza appuntamento, per un’unica volta o con la frequenza che si desideri. Infatti la partecipazione all’Insolito Salotto è senza standard, sia per quanto riguarda la scansione e la durata, sia rispetto all’opportunità di rendere operativa la funzione dell’appuntamento e quella di un piccolo contributo in denaro che potrà ogni volta essere proposto da chi si rivolge all’Insolito Salotto, concordandolo con gli operatori presenti. Laddove infatti si valuti importante per la persona accolta che vengano sottolineate e valorizzate le sue risorse, o si colga l’effetto negativo che potrebbe avere una logica puramente assistenziale, viene offerta l’opportunità di lasciare un contributo commisurato alla persona che si presenta, sia nei tempi e nei modi, che per entità. Questa scelta punta anche ad evitare che qualcuno possa sentirsi oggetto amato o degradato dall’Altro e può essere, in alcuni casi, uno strumento per sentirsi valorizzati come soggetto della propria scelta di prendere parte all’esperienza.

Per ulteriori informazioni: 331 87 06 242, insolitosalotto@aletosfera.it