Attività clinica

Nell’anno 2023 Aletosfera ha ricevuto contributi a sostegno dei seguenti progetti:

  • Solitudini esasperate – dalla Fondazione CRT del Piemonte e della Valle d’Aosta
  • Dispersioni: quando ci si perde in un mondo che vacilla – da Fondo di Beneficenza Intesa San Paolo 

Nell’anno 2022 Aletosfera ha ricevuto contributi a sostegno dei seguenti progetti:

  • Rivivere d’istanti – dall’8 per mille della Chiesa Valdese
  • Rivivere d’istanti – dalla Circoscrizione VII della Città di Torino
  • Un indirizzo per ritrovarsi – dalla Città di Torino – Divisione Servizi Sociali – Servizio promozione della Sussidiarietà e della Salute

Nell’anno 2021 Aletosfera ha ricevuto contributi a sostegno dei seguenti progetti:

  • Vivere d’istanti – dalla Circoscrizione VII della Città di Torino;
  • Uscire dagli schermi – dalla Città di Torino – Divisione Servizi Sociali – Servizio Promozione della Sussidiarietà e della Salute e dal Fondo di beneficienza IntesaSanpaolo.

Nell’anno 2020 Aletosfera ha ricevuto contributi a sostegno dei seguenti progetti:

  • Tessere legami al tempo del distanziamento – dal Fondo di beneficienza IntesaSanpaolo;
  • Insolito Salotto – contrasto all’isolamento – dalla Città di Torino – Divisione Servizi Sociali – Servizio Promozione della Sussidiarietà e della Salute.

Nell’anno 2019 Aletosfera ho ricevuto contributi a sostegno del seguente progetto:

  • Anche la violenza muta – dalla Città di Torino – Divisione Servizi Sociali – Servizio Promozione della Sussidiarietà e della Salute.

Nell’anno 2019 Aletosfera ha ricevuto contributi pubblici a sostegno delle proprie attività (legge annuale per la concorrenza n. 124 del 04/08/2017 all’art. 1, commi 125-129, modificato dall’art. 35 della legge n. 34 del 30 aprile 2019).

Progetto di Aletosfera “Legami difficili, soluzioni singolari”

Nell’anno scolastico 2018-19 l’Associazione Aletosfera ha realizzato, grazie al sostegno del Consorzio Intercomunale Cisa7 di Gassino Torinese, il progetto Legami difficili, soluzioni singolari, un’esperienza sperimentale che si è svolta all’interno delle scuole indicate da CISA7, in orario scolastico, per affrontare difficoltà diverse e molteplici del vivere insieme oggi, accettando con una certa tolleranza le regole che possono permetterlo e perciò con rinunce soggettive che non mancano di toccare tutti gli attori in campo ma che rivelano più o meno difficoltà di accettazione da parte di ciascuno in gioco.

L’esperienza svolta è stata di grande interesse per chi ha condotto i gruppi composti mediamente da 5 minori + chi l’ha condotto. Come in ciascuna esperienza, anche in questo caso chi di noi è stato impegnato nel progetto ha incontrato situazioni inedite con cui si è confrontato e rispetto alle quali ha trovato modi nuovi di rispondervi.

Non soltanto abbiamo potuto affinare, come ciascuna volta che si entra in una partita a scacchi, il nostro modo di intervenire con gli allievi delle classi in cui abbiamo operato, ma in questo caso ci è parso opportuno svolgere anche qualche incontro collettivo con gli insegnanti delle classi incluse nel progetto e, alla fine, anche se non era stato previsto prima, è stato molto importante incontrare collettivamente anche i genitori.

L’esperienza svolta, come ogni volta che qualcosa si rivela una vera e propria esperienza, ci ha permesso di rinnovare e integrare il progetto che offriamo alle scuole.

Abbiamo messo a punto il nuovo progetto come segue:

  • una presentazione del progetto ai dirigenti degli Istituti Comprensivi

Per ogni scuola che ci richiederà di operare in una o più classi proporremo:

  • Due incontri iniziali con tutti gli insegnanti di ciascuna classe scelta.

Per la specificità del progetto Legami difficili, soluzioni singolari è fondamentale che il primo passo siano gli incontri con gli insegnanti, alleati importanti nel creare lo spirito di collaborazione e la fiducia necessaria al lavoro da svolgere con gli allievi e che non manca di avere effetti più generali sulla classe. Inoltre gli incontri con gli insegnanti permettono di cogliere a partire da quali elementi, difficoltà, interrogazioni, ciascuna scuola e/o insegnante ha deciso di proporre quella classe per partecipare all’esperienza che Aletosfera propone. Infine un incontro da svolgersi al termine del lavoro permette una conversazione sul lavoro svolto e sulle tematiche emerse.

  • Un incontro con i genitori che hanno dato il consenso per la partecipazione al progetto ai loro figli.

Svolgimento del progetto

In ciascuna classe si formeranno dei piccoli gruppi, a partire da un’estrazione a sorte; non più di cinque bambini/ragazzi più il conduttore, che lavoreranno contemporaneamente in luoghi diversi all’interno della scuola. L’estrazione a sorte, essendo affidata al caso, si rivela come una modalità non autoritaria per mettere in gioco le simpatie e antipatie, i legami consolidati, le relazioni privilegiate, ecc. presenti nel gruppo classe. La scommessa del lavoro in piccolo gruppo è quella di sperimentare in atto la possibilità di relazione con i componenti del gruppo stesso e con il conduttore. Ciascun gruppo sarà condotto da un socio di Aletosfera. Gli insegnanti non parteciperanno ai gruppi: questo per favorire la circolazione della parola con un adulto esterno all’ambito scolastico ma non estraneo per i partecipanti, dato che il progetto si propone di trattare le relazioni di gruppo fra pari e con gli adulti (presenti, ovvero il conduttore) e assenti (genitori, insegnanti, ecc.). Gli insegnanti saranno invece coinvolti nell’incontro finale con tutti gli studenti della classe. La loro partecipazione alla conversazione al termine del lavoro svolto, è un modo per verificare in atto gli effetti del lavoro di inclusione e il modo in cui si è prodotto fra i pari (gli allievi) e i conduttori dei gruppi.

La durata degli incontri sarà di un’ora, una volta alla settimana per cinque settimane più l’incontro conclusivo, a partire dall’inizio dell’anno scolastico e/o subito dopo la vacanze natalizie.

Soggetto dell’intervento sarà quindi il gruppo in cui si metteranno in atto le stesse problematiche che si producono nel collettivo classe. Il gruppo sarà allo stesso tempo un soggetto in se stesso e un insieme di soggetti, che possono incontrare delle difficoltà nel legame all’interno della classe o, più in generale, nella loro esperienza scolastica, con effetti che possono andare dal disagio a problemi di convivenza, da scarsi risultati nell’apprendimento ad abbandoni scolastici. Elaborare con un intervento avvertito, in forma di conversazione con gli allievi, le tendenze all’isolamento, all’aggressività, all’esclusione piuttosto che al disinteresse dei singoli e/o dell’intera classe, è l’obiettivo che questo progetto si propone di raggiungere. A volte si producono, nelle dinamiche di gruppi quali una classe di una scuola ma che vanno fino a gruppi sociali più ampi, condizioni in cui qualcuno diventa capro espiatorio di un disagio che riguarda diversi individui: sono condizioni che rischiano di impedire qualsiasi lavoro proficuo e soprattutto creativo, poiché le risorse soggettiva si incentrano essenzialmente in quella lotta, per questo è importante e urgente affrontare nel modo opportuno quelle situazioni per far posto a ciò che di singolare in ciascun soggetto può far legame. Tutti i gruppi vengono condotti da soci di Aletosfera con una formazione psicoanalitica, formati a gestire le difficoltà emergenti, facendo in modo che tutti possano partecipare col proprio stile.

Altre attività:                                                                                                          

Conversazioni con gli insegnanti

Aletosfera attiva, anche nel suo lavoro quotidiano e al di là di tale progetto specifico, dei cicli di incontri con gli insegnanti, secondo la metodologia della conversazione in piccoli gruppi (5 + 1 conduttore), intorno alle difficoltà che incontrano gli insegnanti, nell’epoca nuova in cui viviamo, nella loro relazione con i loro allievi, bambini e ragazzi, ma anche intorno alle difficoltà legate alle responsabilità di rendere conto della trasmissione di un sapere che con sempre maggiore fatica riesce a tener conto, dei soggetti che compongono il gruppo classe, uno per uno, alle aspettative e alle differenze singolari nel confronto fra colleghi e colleghe. La durata della conversazione è di un’ora e trenta minuti, per cinque incontri, preferibilmente una volta alla settimana.

Conversazioni con i genitori

 Aletosfera propone, all’interno del progetto “Legami difficili, la possibilità per far posto anche ai genitori. Questo avendo verificato, nel suo lavoro quotidiano, l’importanza di accogliere e dirigere una conversazione con essi e come tale incontro permette spesso una trasformazione inattesa nei rapporti tra genitori e figli.

La metodologia è ancora quella della conversazione svolta in piccoli gruppi (5 + 1 conduttore), per trattare le questioni che riguardano la relazione con i figli, i problemi che sorgono in ambito scolastico, le complessità dell’educare, i momenti di crisi che possono verificarsi di fronte alle contingenze in cui non si sa come fare.

Il numero delle conversazioni e la durata di ogni incontro, sarà decisa in base a quello che si ascolterà negli incontri preliminari, ma tendenzialmente ogni incontro sarà di circa un’ora.

Per ulteriori informazioni:     info@aletosfera.it

Nel 2018 Aletosfera ha ricevuto contributi a sostegno del progetto:

  • Centro Nodi: un luogo per sostenere nel legame le invenzioni di bambini e genitori – Circoscrizione VII della Città di Torino