Obiettivi

Costruire strutture altamente specializzate e sperimentali, la cui articolazione interna sia volta a dare risposta a questioni oggi cruciali nell’ambito del disagio psichico soggettivo:

  1. Una struttura di ricovero per adulti in una condizione di malessere e a volte di scompenso, tale da richiedere la cura dello stato acuto di ansia, di disorientamento, di “crisi” che pervade il soggetto. Ristabilita una condizione di maggiore pacificazione – che consentirà al soggetto di ricostruire le coordinate del proprio mondo, smarrite a causa di una qualche effrazione di reale – , si potrà scegliere con lui/lei quale strada percorrere in seguito.
    La logica del ricovero è quella del minore tempo possibile per raggiungere le finalità ipotizzate.
  2. Un luogo di ricovero per minori affetti da patologie psichiatriche e gravi quadri psicopatologici, in condizioni di acuzie.
  3. Centri Nodi, in cui potranno essere accolti dei soggetti minori di età – da 4/5 anni a 16 anni  – in orario pomeridiano.
    Accogliendoli essenzialmente in gruppo, gli operatori presenti, tutti con formazione psicoanalitica di orientamento lacaniano, mirano a prendersi cura delle difficoltà che essi hanno nel legame con i simili e con coloro che svolgono una funzione di orientamento e sono chiamati a volte a ‘dire di no’, mettendo in atto un limite. Si tratta di realizzare nel gruppo stesso una trasformazione accorta delle difficoltà singolari di ciascuno ad accogliere ed accettare l’altro, la sua presenza e vicinanza, le sue differenze.
  4. Altri eventuali luoghi o strutture che venissero individuati come dispositivi utili a rispondere al disagio della civiltà contemporanea, facendo posto ai soggetti uno per uno e evitando di patologizzarli.